Con una interessante sentenza pubblicata lo scorso 19 settembre, il Tribunale di Mantova ha preso posizione in ordine ad una questione tra le più “attuali” del panorama attuale: è giuridicamente legittima la pubblicazione all’interno dei social networks, da parte dei genitori, di foto dei propri figli minorenni?
Il caso trae spunto dalle vicende di una madre, accusata di aver postato numerose foto del figlio su Facebook senza aver mai chiesto, né tanto meno ottenuto, il consenso da parte del padre, con il quale aveva – da alcuni mesi – interrotto il proprio rapporto matrimoniale.
Di fronte alla richiesta dell’ormai ex marito, finalizzata alla rimozione di tutte le foto del minore pubblicate sul social, il Tribunale di Mantova ha ritenuto di dover tutelare la privacy del figlio, atteso che “l’inserimento delle foto dei figli minori sui social network nonostante l’opposizione di uno dei genitori integra violazione dell’art. 10 c.c., che vieta la pubblicazione di foto e immagini senza il consenso dell’avente diritto, nonché degli artt. 4, 7, 8 e 145 del Dlgs. 196/2003, riguardante la tutela della riservatezza dei dati personali, nonché degli artt. 1 e 16, 1° comma, della Convenzione di New York sui Diritti del Fanciullo (Conv. NY 20.11.1989, ratificata dall’Italia con l. 27.5.1991 n. 176) che entrerà in vigore l’anno prossimo“.
La posizione assunta dai Giudici di merito appare interessante sotto un ulteriore profilo, molto spesso “ignorato” (o quantomeno non oggetto di particolare attenzione) da parte dei genitori, e relativo alle conseguenze che la pubblicazione delle foto su internet, rimesse alla disponibilità di chiunque sul web, potrebbe avere sulla vita dei propri figli.
Al riguardo il Tribunale di Mantova ha evidenziato che «L’inserimento di foto di minori sui social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi, in quanto ciò determina la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate e avvicinarsi ai bambini».
Ma non è tutto: dal prossimo 25 maggio 2018 entrerà in vigore il Regolamento UE n. 679/2016 del 27.04.2016, con conseguente riconoscimento del valore delle foto scattate ai figli minore alla stregua di “dati personali”, come tali da tutelare ai sensi della legge sulla privacy. La loro diffusione, senza alcun consenso, sarà idonea a configurare, dunque, un reato: quello di interferenza nella vita privata.
Come sempre restiamo a disposizione di chiunque voglia ulteriormente approfondire questa importante questione.