Nel mondo della digitalizzazione globale, capita sempre più spesso di imbattersi in articoli o pagine pubblicate su internet, riguardanti persone o vicende ormai “vecchie” di diversi anni. Ciononostante, tali notizie rimangono online, perfettamente visualizzabili da chiunque tramite una semplice ricerca Web; come potrete immaginare, le conseguenze in termini di reputazione e decoro per chi subisce questa spiacevole situazione sono estremamente importanti.

Ma come ci si può difendere? E’ possibile cancellare un articolo da internet? Ci sono dei limiti entro cui è possibile chiedere la rimozione di un contenuto nel rispetto del diritto all’oblio?

Per rispondere a questa domanda partiamo dalla nostra Costituzione.

L’art. 21 della Carta fondamentale stabilisce che «tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione».

In altri termini, il legittimo esercizio del diritto di cronaca presuppone il rigoroso rispetto delle seguenti condizioni, ossia:

  1. la verità della notizia pubblicata e la conseguente esigenza che il giornalista sottoponga a verifica rigorosa la fonte della sua notizia;
  2. l’interesse pubblico alla conoscenza dei fatti riferiti in relazione alla loro attualità e utilità sociale;
  3. la massima obiettività nell’esposizione dell’informazione.

Pertanto, nell’ipotesi in cui dalla data di pubblicazione dell’articolo sia trascorso un notevole lasso di tempo, quest’ultimo non soddisferà più la condizione dell’interesse pubblico dei fatti riferiti in relazione alla loro attualità e utilità sociale. E sarà dunque possibile chiederne la rimozione.

Al riguardo la Corte di Cassazione ha chiarito che «la persistente pubblicazione e diffusione, su un giornale “on line”, di una risalente notizia di cronaca … esorbita, per la sua oggettiva e prevalente componente divulgativa dal mero ambito del lecito trattamento di archiviazione o memorizzazione “on line” di dati giornalistici per scopi storici o redazionali, configurandosi come violazione del diritto alla riservatezza quando, in considerazione del tempo trascorso, sia da considerarsi venuto meno l’interesse pubblico alla notizia stessa». Più nel dettaglio, a parere della Suprema Corte «la notizia pubblicata su una rivista online deve essere rimossa dal web qualora, avendo esaurito – per il protrarsi del tempo – il suo scopo divulgativo e informativo, leda il diritto alla riservatezza e alla reputazione dei soggetti di cui tratta» (Cass. civ., n. 13161/2016; Cass. Civ., n. 9147/2020).

Ed ancora: «il trascorrere del tempo, ai fini della configurazione del c.d. diritto all’oblio, si configura quale elemento costitutivo», posto che tale diritto si configura in presenza di situazioni «a che non vengano ulteriormente divulgate notizie che per il trascorrere del tempo risultano oramai dimenticate o ignote alla generalità dei consociati» (Cass. Civ., sentenza n. 5525/2012).

In conclusione, come avrete compreso è possibile cancellare un articolo da Internet, secondo una particolare procedura che prevede il coinvolgimento diretto dell’autore del contenuto che si intende far rimuovere.

Se un articolo che Vi riguarda è stato pubblicato sul web da un lasso di tempo considerevole, attraverso l’esercizio del diritto all’oblio, ovvero del “diritto ad essere dimenticati”, potrete ottenere la de-indicizzazione del contenuto che non sarà più direttamente accessibile tramite motori di ricerca esterni all’archivio in cui lo stesso si trova.

Contattateci per approfondire il Vs. caso, saremo ben lieti di gestire la Vostra posizione.

Avv. Roberta Giuliano Inteso Giulio

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Diritto all’oblio, come cancellare un articolo da Internet?
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Come cancellare un articolo da Internet, ecco la procedura e le regole da seguire
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